“Lieve è il dolore che parla. Il grande dolore è muto.”
Lucio Anneo Seneca
La figura dello Psicologo delle Cure Primarie (Primary Care Psychologist) o Psicologo di Base, che GeneraAzione Salute promuove, è inserita all’interno del “modello operativo” introdotto e coordinato da Luigi Solano all’interno dell’Università Sapienza di Roma (Solano, 2011).
Tale modello prevede la co-presenza tra Medico di Base e Psicologo di Base in un unico setting ambulatoriale: collaborazione diretta e congiunta concepita come intervento di consulenza di primo livello che può, tuttavia prevedere degli spazi appositamente concordati individualmente (massimo 8/10 incontri). In tale assetto di co-presenza, attraverso il posizionamento dello psicologo dietro la stessa scrivania con il medico, la duplice lente di osservazione sottolinea la complessità dello stato di salute dell’individuo, valorizzando l’incontro e l’interdisciplinarietà della competenza sia medica che psicologica, con l’importanza di farsi carico non solo del mal-essere ma anche del ben-essere della persona, in un’ottica di co-costruzione promotiva della salute (Bertini, 2012).
Il sintomo (somatico o psichico) viene osservato come segnale e attivatore di risorse: il disagio può trovare migliore soluzione se, oltre ad essere considerato in termini biologici, viene inquadrato nel complesso intreccio delle implicazioni di tipo relazionale/esistenziale legate al ciclo di vita dell’individuo, che hanno trovato espressione nel corpo, nella direzione di dare un senso al sintomo portato dalla persona (Solano, 2011).
All’interno di questo modello, lo psicologo di base si pone una serie di obiettivi (Solano, 2011):
· inquadrare il sintomo non come patologia da estirpare, ma come segnale di allarme di un disagio, inviato dal corpo, che non ha raggiunto appieno consapevolezza; favorire, quindi, l’esplorazione del soggetto del proprio vissuto riconnettendolo agli eventi di vita esistenziali
· promuovere le competenze di vita e facilitare il cambiamento attraverso la ri-narrazione della propria storia di vita e della fase di vita che sta attraversando
· accogliere l’individuo nella sua globalità (evitando parcellizzazioni) all’interno di una visione sistemica e integrata della dimensione fisica e della dimensione psichica (connessione mente/corpo). Tali dimensioni sono tra loro in continuo dialogo, in una sorta di equilibrio dinamico e in costante rimodellamento che all’interno di momenti specifici di passaggio evolutivo possono andare incontro a delle disconnessioni.
Il contributo dello psicologo di base è proprio quello di promuovere risorse, favorendo una ri-visitazione della propria storia quando non è presente alcuna specifica domanda psicologica, con la possibilità quindi di intervenire molto precocemente.
Riferimenti bibliografici
Bertini, M. (2012). Psicologia della Salute. Raffaello Cortina, Milano.
Solano, L. (2011). Dal sintomo alla persona: medico e psicologo insieme per l’assistenza di base. Franco Angeli, Milano.
Solano, L. (2013). Tra mente e corpo. Come si costruisce la salute. Raffaello Cortina, Milano.