La psicologia della salute nasce alla fine degli anni '70 del XX secolo negli Stati Uniti d'America, frutto di una spinta verso un cambiamento epistemologico dettato da profondi mutamenti e nuove sfide emerse in seguito al cambiamento delle cause di malattia e mortalità, dalla presa di coscienza nei paesi occidentali dell'insostenibilità economica a lungo termine di un sistema di welfare sanitario basato univocamente sulla cura della malattia, dallo sviluppo della psicologia stessa nelle sue linee di ricerca e metodologie di applicazione (Zani, Cicognani, 2000).
Evento cardine di questo spostamento epistemologico è stata la pubblicazione del celebre articolo di Engel che col suo lavoro ha posto le basi per la diffusione del modello bio-psico-sociale da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, respingendo riduzionismi, dualismi mente-corpo e sollevando invece il tema della complessità della salute come frutto di interazione dinamica e integrazione tra più aspetti dell'esperienza umana. Questa concettualizzazione ha aperto un dibattito, non ancora esaurito, in cui tutte le scienze umane sono state chiamate a confrontarsi sui temi della salute.
Per quanto riguarda la psicologia, i principali contributi sono arrivati dalla psicologia umanistica, la psicologia di comunità, la Social Cognition, la Sistemica, la Psicoanalisi Relazionale. Ad oggi la psicologia della salute si propone come insieme di contributi teorici, campo di applicazione, ambito di studio multidisciplinare, movimento scientifico e culturale atto a proporre interventi di promozione e politiche della salute.
I professionisti e le professioniste di GenerAzione Salute condividono premesse teoriche ed epistemologiche sulla cui base orientano la loro prassi professionale, promuovendo una visione ed una cultura della salute fondate sulla complessità:
- Concezione bivariata ed integrativa della salute, dove la salute non si pone in maniera dicotomica e contrapposta alla malattia, ma come una dimensione integrativa di ben-essere e mal-essere, due aspetti che sostanziano l'esperienza degli esseri umani e che sono sempre compresenti lungo tutto il loro ciclo di vita. La salute non è vista come un'assenza di malattia, di sintomi o come un immobile stato edonico di imperturbato piacere bensì come una presenza, un processo eudemonico di impegno, responsabilità e perseguimento dei propri obiettivi di sviluppo, una tensione positiva e creatrice. In questo senso, gli individui sono, lungo la loro storia, portatori tanto di disagio quanto di risorse e potenzialità (Bertini, 2012).
- Autonomia e normatività, due concetti che fanno riferimento alla competenza innata e costitutiva di tutti gli organismi viventi, in particolare dell'essere umano, a perseguire la propria realizzazione adattandosi in maniera creativa e vitale al proprio ambiente, attraverso l'istituzione di nuove norme. Questo posizionamento è lontano da concettualizzazioni positivistiche quale normalità, intesa come dato statistico quantitativo che assurge come valore ideale rigido, che non ammette scarti, oppure quale indipendenza, intesa come dimensione onnipotente che si pone fuori dalle relazioni e dallo scambio con l'Altro. In questa prospettiva ogni individuo, benchè soggetto a vincoli, è sempre autonomo nel negoziare con essi, nello scendere a patti con il proprio ambiente, nell'aumentare i propri gradi di libertà instaurando sempre nuove norme coerenti con il proprio sviluppo (Guerra,1997).
- Visione sistemica e complessità sono due epistemologie che fondano il modo di osservare i fenomeni ed approcciare ad essi da parte degli psicologi della salute. In evoluzione rispetto ad un paradigma bio-medico determinista che individua singoli agenti causali, sequenze monodirezionali di insorgenza della malattia e ricorre ad interventi di rimozione o di prevenzione, la psicologia della salute segue un'ottica della complessità dove salute e malattia sono processi che scaturiscono dall'interazione e dall'interdipendenza di più fattori (biologici, psichici, sociali) e di più livelli (individuo, famiglia, istituzione, etc). In quest'ottica in cui ciò che è più complesso spiega ciò che è più semplice, i fattori e i livelli vengono osservati nella loro relazione, invece che spezzettati in monadi e ordinati gerarchicamente secondo semplicistici nessi di causa-effetto (Telfener, 2011).
Su queste fondamenta teoriche ed epistemologiche, GenerAzione Salute costruisce le sue prassi di intervento, di ricerca e di divulgazione scientifica.
Riferimenti Bibliografici
Bertini, M. (2012). Psicologia della salute. Raffaello Cortina, Milano.
Guerra, G. (1997). Mente e scienze della vita. La Nuova Italia Scientifica, Roma.
Telfener, U. (2011). Apprendere i contesti. Strategie per inserirsi in nuovi ambiti di lavoro. Raffaello Cortina, Milano.
Zani, B., Cicognani, E. (2000). Psicologia della salute. Il Mulino, Bologna.